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Dipingere
Miniature
Vorrei
fare innanzi tutto una breve premessa:
Questo
non vuole essere un manuale di come dipingere le
miniature, sicuramente ci sono miniaturisti più esperti
e più bravi di me, ma penso che sia semplicemente un
condividere con altri il mio modo di intendere le
miniature e come intendo la pittura di esse. Sarà un
lavoro un pochino lungo e fatto a puntate perchè
inserirò la documentazione, anche fotografica, via via
che sarà pronta. Mi scuso anzitempo per le foto; non
sono un bravo fotografo.... abbiate pietà di me !.
Ho
cominciato, come penso molti altri, montando e
dipingendo aerei, carri armati,moto e navi di plastica,
poi via via mi incuriosirono sempre di più gli omini che
specialmente nelle scatole degli aerei e dei carri armati
trovavo. Avendo fin da bambino sempre giocato con i
soldatini, mi venne l'idea di dipingere anche quelli;
scattò così la passione della mia vita. A proposito dei
miei primi soldatini ricordo che negli anni 60 c'erano
le macchinette che con 10 lire davano una gomma da
masticare ed una figurina dei calciatori, era l'unico
lusso che potevo permettermi data la povertà che girava
nelle mie tasche e non solo, se avevo fortuna trovavo un
calciatore raro e lo barattavo con un soldatino, allora
di plastica, altrimenti giocavo a soffino o a murella ed
essendo bravino invece di farmi dare le figurine vinte
le barattavo con soldatini.
Comprai
la mia prima scatola di soldatini: fanteria di linea
napoleonica marca AIRFIX . Non vi dico la difficoltà nel
dipingere la plastica e quel tipo di plastica che si
sfogliava tutta, con i colori a smalto opaco HUMROL. Le
cose migliorarono quando cominciai a dipingere i primi
soldatini di piombo in 25 mm della ditta MINIFIGS, lo
smalto reggeva e cominciai anche a fare le prime
sfumature. Il salto di qualità avvenne alla scoperta che
con un fondo di colore a smalto opaco, potevo poi
dipingere con i colori a caseina della PLAKA. Da allora
sono sempre stati i miei colori preferiti, e li ho usati
per dipingere dai 15mm fino ai 120mm.
Bene
veniamo a noi senza altri preamboli.
Dipingerò
in diretta una miniatura in 28 mm della ditta Warhammer, nella
fattispecie un artigliere degli umani.
Sembrerà
una fesseria ma mentre guardo il soldatino per limare le
sbavature, ripulirlo e studiare il suo contesto sulla
basetta, lo "battezzo" e gli do un nome e vedendolo
credo che lo chiamerò Hainz un bel nome per uno che è
nato nella Svizzera tedesca. Questa è una prassi che ho
sempre usato per tutte le centinaia di soldatini che ho
dipinto, me li fa sentire più vivi e più vicini a me.
Partiamo
allora dando una vernice di fondo a smalto opaco, io uso
il colore nero, a mio avviso il nero fa risaltare di più
i colori e li rende più morbidi.
La
prima cosa che faccio è dare un volto al mio personaggio
per sapere con chi ho a che fare, come si fa a vestire
una persona di cui non si conosce il volto!. Quindi una
bella mano di rosso di marte come colore di fondo per il
carnato.
Fatto
questo passo subito a dipingere gli occhi che sono la
cosa più importante per dare l'espressione al signorino
Hainz. Gli occhi li dipingo ora anche perchè ho più
libertà di muovermi e anche dovessi sbavare posso sempre
riprendere il colore di fondo. Il processo è questo:
prendo un pochino di bianco e ci aggiungo una puntina di
blu per smorzare il bianco che sarebbe troppo forte per
un viso, l'occhio non è mai bianchissimo, quindi faccio
la pupilla con il colore che voglio dare agli occhi,
nero marrone celeste, ecc., poi tiro una riga fine col
nero per marcare le ciglia stando attento che se proprio
mi scappa di sbavare il colore meglio sbavarlo dalla
parte del colore di fondo che non sul bianco. Qualcuno
mi ha detto che è inutile fare gli occhi in quanto se si
guarda una persona a 10 metri di distanza non gli
si vedono; io non sono d'accordo perchè allora non si
dovrebbero fare nemmeno i bottoni, i lacci delle scarpe
e altri accessori che normalmente si trovano nelle
miniature, per me le miniature vanno paragonate ad una
persona che si vede a 4-5 metri di distanza.
Il
colore del carnato normalmente lo costruisco mescolando
ocra rossa, ocra d'oro, ocra gialla, rosso di marte,
arancio di marte e colori simili per cui non uso una
miscela fissa e tanto meno una miscela già fatta anche
se ce ne sono di buone e valide a giro. adoro miscelare
i colori da solo. A parte casi rari, per il carnato,
adopero i colori acrilici serie " Brera " della Maimeri
in quanto sono leggermente satinati e danno un buon
effetto .Stendo il color carnato sulle parti poi passo a
schiarire e scurire.
Per
schiarire uso il giallo di Napoli o ocra gialla
mescolata col bianco, per intendersi: prendo metà del
colore di fondo del carnato e ci aggiungo un pochino di
giallo di Napoli e do la prima passata sulle parti in
luce, poi aggiungo ancora un po' di giallo di Napoli per
schiarire ancora e lo passo sulle parti ancora più in
luce e così via fino ad arrivare ai massimi chiari:
naso, zigomi, labbra e unghie. Con l'altra metà
leggermente scurita vado nelle parti in ombra.
Infine
con un marrone vado ad evidenziare le parti più in
ombra: sotto il labbro inferiore, tra gli occhi ed il
naso e in mezzo alle dita. Adesso il figurino ha un suo
aspetto ed è pronto per essere vestito. Dimenticavo:
riguardo ai pennelli che uso vanno da uno " 00 " fino ad
un " 1 ". Ci sono molte marche che forniscono ottimi
pennelli di martora, io prediligo la marca Winsor &
Newton serie 7 sono costosi ma danno buoni risultati.
Una curiosità: la martora rossa è il migliore animale a
fornire i peli per i pennelli e per i pennelli migliori
vengono usati i peli della punta delle orecchie, ma per
essere davvero il massimo i peli devono provenire da
martore selvatiche. Tutti gli anni si tiene un'asta in
Inghilterra per aggiudicarsi i peli migliori e sono anni
che vince la Winsor & Newton anche a costo di aumentare
tutti gli anni i prezzi dei pennelli. In ogni caso
l'esperienza mi insegna che la parte più importante di
qualsiasi pennello è il manico!
Non
avendo vincoli uniformologici penso che dipingerò il
vestito con i colori più in uso in quel periodo che si
rifanno alla Svizzera ed al cantone di Turgovia i cui
colori sono il bianco ed il verde con i leoni oro, anche
se i colori antichi erano diversi, questo comunque mi
serve a variare di continuo i colori delle vesti
altrimenti si cadrebbe sempre sui soliti, senza
dimenticare il bianco ed il rosso colori della Svizzera.
Per la mano di fondo dove andrà il bianco mescolo al
giallo ocra scuro un po' di nero (pochissimo). Da adesso
per il vestito uso i colori a caseina che sono molto
opachi e gessosi, a gusto mio riproducono bene l'effetto
stoffa e poi non dimentichiamo che le stoffe non erano
sintetiche ma naturali.
Comincio
così a schiarire aggiungendo al colore di fondo prima un
po' di ocra scura poi via via del giallo di Napoli
quindi il bianco. Chiaramente via via che schiarisco le
zone che ripasso sono quelle sempre più in luce.
I
punti massimi di luce, anche se dalle foto si nota poco,
non sono mai bianco puro
Tengo
a precisare che per arrivare ad una sfumatura morbida mi
sono occorsi nove passaggi di schiaritura. Finito di
dipingere la parte bianca passiamo ora all'altra parte
che dipingerò verde e gialla. Per il verde dipingo
direttamente col verde scuro e via via schiarisco con
ocra gialla chiara e infine con giallo puro.
Per
il giallo passo prima una mano di marrone per smorzare
il nero sottostante quindi faccio una base di arancio e
ocra gialla chiara schiarendo con giallo prima e giallo
di Napoli poi per le parti più in luce.
La manica l'ho dipinta con il sotto verde e le strisce
sopra rosso bordeaux.
E'
interessante notare i due tipi di bianco diversi, quello
della manica, che può ricordare una stoffa grezza e
ruvida, e il bianco della fascia nell'elmo che ricorda
una stoffa più raffinata tipo seta, anche il colore è
diverso, mentre sopra ho usato la caseina, sotto ho
usato colori acrilici Vallejo leggermente più satinati.
Dalle foto difficilmente si nota, anzi direi per niente,
ma questo per dire che è importante sapere cosa si
dipinge. Ho visto tante miniature dipinte benissimo ma
con colori tutti uguali in cui non si riconosceva la
differenza di materiale tra i vari tipi di stoffa,
cuoio, carnato e così via. Qualcuno, giustamente,
obietterà che è impossibile fare un esercito sia storico
che fantasy per giocare seguendo queste regole. E' vero,
ma è altrettanto vero che, nel fantasy, ci sono delle
figure tipo gli eroi, i maghi e altri, che nell'esercito
stanno da soli, quelli andrebbero dipinti con moltissima
cura in modo che tutto l'esercito ne tragga beneficio in
bellezza. Così nello storico dove gli artiglieri o
piccoli gruppi se dipinti bene, fanno passare in secondo
piano i pezzi tutti in gruppo. Sicuramente questa mia
visione è data dal fatto che ho sempre dipinto miniature
da collezione, per cui le ho sempre dipinte con la
massima cura senza pensare al tempo che ci vuole o ad
avere furia di farne tanti.
Eccolo
il signorino Hainz nella fierezza di essere il migliore
artigliere nel pestare le palle di cannone dentro
l'affusto. Come si vede il corpetto di cuoio risulta più
lucido in quanto il cuoio lo è rispetto alla stoffa e ho
voluto fare un cuoio rossiccio per dare l'idea di un
cuoio pesante e robusto, mentre il cuoio più fine e meno
robusto ha un colore più aranciato o scamosciato. Anche
per il cuoio, come per il carnato, si possono fare
tantissime tonalità.
continua.........
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Adesso
vorrei parlare della pittura di uno dei soggetti che
preferisco: un soldatino scozzese.
La miniatura in oggetto è
della ditta Front Rank e rappresenta uno scozzese
partecipante alla battaglia di Culloden, la battaglia
che ha posto definitivamente la parola fine alle
aspirazioni indipendentiste degli Higlanders. Avrei
voglia di parlare tanto della storia della Scozia ma
rimando a voi il piacere di scoprirla.
Allora
cominciamo: Per la pittura del viso vi rimando alla
miniatura precedente dove già descrivo come procedo,
riguardo il copricapo a baschetto è tipico degli
scozzesi ed è rigorosamente blu. Anche per la camicia
vale quanto detto per il bianco che in questo caso è più
scuro.
Adesso
passiamo al kilt la parte più divertente. Lo dipingerò
con il motivo più classico: blu e verde. Per prima cosa
dipingo il fondo del kilt con il blu dando dei toni più
chiari alle parti in luce. A questo punto al blu di
fondo del kilt aggiungo del verde facendo metà e metà
per dipingere le righe orizzontali e verticali che
dovranno formare dei quadri tutti uguali sia blu che
verde-blu.
Fatto
questo usando il verde dipingo i quadri che si sono
formati dagli incroci delle righe verde-blu. Parentesi:
mostro il lato B come a miss Italia perchè penso si noti
meglio quello che scrivo.
Ora col
nero contorno con una riga finissima le righe che adesso
sono verde-blu e verdi, questo mette in risalto i vari
quadri e rende realistico il kilt che normalmente ha le
righe nere.
Eccolo il
nostro eroe nel suo splendore completo !
Continua........
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